Vivobarefoot Achilles II/2


Sono capitato per caso su un sito di vendita di articoli sportivi ed ho notato l’offerta di un sandalo dal design particolare, il Vivobarefoot Achilles II. Visto il prezzo interessante ho deciso di comprarli, ma il primo problema è stato quello della taglia. Poiché quelli della taglia giusta erano in un colore molto vistoso, ho deciso di prendere quello di taglia maggiore ma di un colore più neutro. Per un verso la scelta è stata giusta, la taglia un po’ più grande lascia un po’ di spazio in più ai lati del piede, e una generosa porzione in più dietro che protegge meglio il tallone. Però la taglia superiore fa si che il piccolo velcro utilizzato per la chiusura non è sufficiente a chiudere in maniera appropriata. Il problema si risolve facilmente comprando delle strisce di velcro (1,5 euro) e cucendole sul  cinturino di seguito a quelle già presenti. In questo modo la chiusura è perfetta.

Design

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Gli Achilles sono l’interpretazione della Vivobarefoot dei sandali huaraches, i ben noti sandali dei Tarahumara descritti nel libro di Cristopher McDougall Born to run. Il design del sandalo è decisamente inconsueto, anche se meno delle Fivefinger, l’ho indossato prima per delle semplici passeggiate e notavo che diverse persone guardavano i miei piedi. Indossando questi sandali, il piede ha decisamente il look da ungulato, tipo cammello. Io l’ho preso in colore marroncino scuro, ma se si scelgono dei colori più sgargianti il risultato è sicuramente maggiore. Il battistrada ha una serie di tasselli esagonali, che forniscono un buon grip sulla maggior parte dei terreni. Il bordo e leggermente incurvato verso l’alto, l’incurvatura e maggiore in punta, per fornire una protezione in più. Protezione che mi ha decisamente salvato più di una volta dall’urto con pietre sul percorso. La sensibilità al terreno e buona, la suola dovrebbe essere di 3 mm circa, così come la protezione.

Correre con i sandali

La sensazione della corsa con i sandali è sicuramente diversa da tutte le scarpe, comprese le Fivefinger. La sensazione di libertà del piede è assoluta. L’idea di separare il ditone e le altre dita è interessante, e sicuramente permette di ancorare saldamente il sandalo al piede, ma a me ha dato problemi di irritazione. Sopratutto al piede destro, nella zona centrale, dal lato del dito indice, si e formata una irritazione molto fastidiosa. Niente di preoccupante, vedremo se si tratta di fare il “callo”, per il momento ci ho fatto due brevi uscite di 10 km su sterrato semplice. Per il resto però la sensazione di correrci mi piace decisamente.