Nei giorni scorsi i telegiornali e le varie trasmissioni sul terremoto hanno rilanciato la notizia del primo matrimonio dopo il terremoto. Nei vari servizi si parlava di un po’ di nervosismo da parte dello sposo. Questa sera Striscia la notizia ha mostrato che si trattava ben più di nervosismo. Li ha chiamati “cani” e li ha più volte invitati ad andarsene. Alle dimostranza di una presunta giornalista, penso una di Mediaset dalla voce mi sembrava una che si sente spesso su quelle reti, che non gli era permesso di chiamarli cani, perché loro erano li per dare un messaggio di speranza, lo sposo si è giustamente alterato e gli ha domandato chi li avesse invitati. Poi penso che tutti siano stati allontanati giustamente dalla polizia.
Secondo me, però, la giornalista aveva ragione, lo sposo ha sbagliato a chiamarli cani, in realtà sono dei semplici sciacalli.
Una risposta a “Primo matrimonio all’Aquila”
D’accordo con te… oltre a non fare scendere dall’auto la sposa, la giornalista (forse per mettersi in mostra e realizzare uno scoop) ha oltrepassato totalmente i limiti della decenza. Quello che è peggio è che lei ha poi rivendicato l’importanza del ruolo dei giornalisti in quel momento: documentare \per dare speranza\, preferisce rovinare ciò che documenta pur di fare lo scoop. Ma se le avessero impedito di scendere dall’auto al suo matrimonio (della giornalista), come avrebbe reagito? La libertà di informazione in questo caso è invocata male: che la mandassero a fare i reportage di guerra!