Azure Data Studio (ADS) è un nuovo ambiente di sviluppo database multi piattaforma in fase di sviluppo da parte di Microsoft. Infatti esiste nella versione Windows, MacOS e Linux. L’interfaccia e la modalità di interazione è la stessa di VSCode. L’ultima release, porta in dote diverse novità. Tra queste l’inclusione del concetto del Notebook. Un Notebook, non è un semplice documento di query, ma è composto da una serie di oggetti attivi, che possono essere “attivi” nello stesso momento, inframmezzati da testo o altro. In pratica è come avere un “quaderno” in cui scrivere tutto. Il Notebook più famoso e Jupiter Notebook, che serve ad eseguire script Python inframezzato da testo, grafici e altro.
Ed infatti in questa release di ADS un Notebook può avere un backend di codice SQL o Python. E qui iniziano i guai. Provando un nuovo Notebook con backend Python, ADS parte immediatamente con l’installazione di un proprio ambiente Python. Come risultato mi sono ritrovato con il mio ambiente Python/Anaconda “piallato”. È vero che ADS è in fase di sviluppo, ma sarebbe meglio prevedere un rilevamento di un ambiente già installato ed usare quello.
Per il resto i Notebook funzionano perfettamente, e sono perfettamente compatibili con quelli Jupiter (non so se si tratta di un’integrazione proprio di questi ultimi o solo compatibilità di file). Infatti avevo un Notebook in cui stavo seguendo gli esercizi del libro Hands-On Machine Learning with Scikit-Learn and TensorFlow e sono riuscito ad aprirlo senza problemi e proseguire lo sviluppo da ADS.